Il confronto con la Rivoluzione francese risulta quasi ovvio, parlando di Rivoluzione russa: in entrambi i casi si tratta di eventi i cui effetti non sono rimasti circoscritti all'interno dei paesi in cui si sono verificati, ma che sono travalicati, nello spazio e nel tempo, ben oltre i confini nel primo caso della Francia, nel secondo della Russia e su cui, a distanza di secoli, si dibatte ancora vivacemente. Se ne riassumono di seguito i momenti essenziali.
- Anche nel 1917, come nel 1905 (guerra russo-giapponese) causa scatenante sono le durissime condizioni di vita, al fronte come a casa, dovute alla guerra. La rivoluzione del Febbraio del '17 portò alla caduta dello zar e alla formazione di un governo provvisorio. La DUMA (parlamento russo) venne aperta non solo ai liberal-democratici ma anche ai menscevichi (socildemocratici) e ai socialisti rivoluzionari. Si riteneva inevitabile, secondo l'insegnamento di Marx, passare attravero una fase democratico borghese. Un secondo governo, nato nel Maggio de '17 e guidato da L'vov, vide in Kerenskij, nominato ministro della guerra l'uomo adatto a questa fase. La decisione di continuare la guerra mantenendo gli impegni presi, indebolì questa posizione diciamo così di RIVOLUZIONE DEBOLE, visto che la stragrande maggioranza dei russi non anelava che alla pace e fortemente auspicava una rivoluzione agraria, che ponesse fine all'antistorico latifondismo imperante in Russia: per dirla semplicemente la gente voleva la PACE E LA TERRA. Questo diede fiato alle forze, fino a quel momento minoritarie, dei bolscevichi guidati da LENIN. Fino a quel momento costretti all'esilio, i bolscevichi rientrarono in Russia nell'Aprile del '17. Lenin adattò velocemente, dal punto di vista sia teorico che pratico, la dottrina marxista all'arretrata situazione del suo enorme paese, con le famose TESI D'APRILE, con le quali si diceva pronto a trattare subito la resa agli imperi centrali e ad una radicale riforma agraria. Il tentativo controrivoluzionario del generale Kornilov rese necessario al terzo governo nel frattempo nato, guidato da Kerenskij, l'appoggio dei bolscevichi, che chiamati in aiuto , dopo essere stati condannati all'esilio per l'appoggio dato a soldati ed operai che si rifiutavano di partire per la guerra (luglio '17), vennero pertanto legittimati nella loro azione politica.
domenica 7 gennaio 2007
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